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Bracciano
In macchina: 45 minuti
In treno: 1 ora
Bracciano è un piccolo comune della provincia di Viterbo, a circa 40 km a nord della capitale e sorge in posizione dominante sull’omonimo lago, detto anche Lago Sabatino.
Bracciano è la meta ideale per una gita di un solo giorno!
Il centro storico è uno dei borghi più rinomati e amati del Lazio.
Tra le cose da vedere a Bracciano, il Castello Orsini-Odescalchi si presta a interessanti visite culturali, mentre il lago offre anche la possibilità di passeggiate, balneazione e picnic nella bella stagione.
Il borgo vero e proprio si sviluppa principalmente lungo il corso principale Via Principe di Napoli, dove sorgono numerose attività commerciali e che conduce direttamente al Castello.
Ai piedi del castello si estende una fitta rete di stradine con abitazioni in pietra lavica e pavimenti lastricati di sanpietrini. Con una breve passeggiata si può raggiungere il belvedere su Via della Sentinella, dove c’è uno slargo con alberi e panchine dove concedersi un momento di pace in contemplazione del bel panorama.
Se tra una passeggiata e l’altra dovesse venirvi appetito, non mancano nemmeno degli ottimi ristoranti dove mangiare cucina tipica del luogo!
Potrete trovare ristorantini in suggestive cantine del ‘500 in cui gustare piatti di qualità a base di carne e di pesce (sia di lago che di mare)
Oppure trattorie dove vi propongono piatti tipici della cucina laziale a base di carne e di pesce. Si tratta di locali accoglienti e familiare all’interno del centro storico in palazzi del ‘500 e spesso con vista sul Castello o sul lago.

Castello Odescalchi di Bracciano
Sei secoli di storia raccontati attraverso le antiche armi, gli arredi, i dipinti, i manoscritti, le decorazioni e gli affreschi: aperto al pubblico dal 1952 per volontà del principe Livio IV Odescalchi e grazie all’attuale gestione della principessa Maria Pace, che sostiene un sapiente e costante lavoro di tutela e restauro, il Castello di Bracciano, a pochi km da Roma, accoglie ogni anno oltre 60.000 visitatori, turisti e studiosi.
Il castello, aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, è oggi visitabile pagando un biglietto d’ingresso di €8,50 e viene spesso usato per ricevimenti, per celebrare matrimoni e per altri eventi privati o di carattere culturale.

Lago di Bracciano
Non si potrà visitare Bracciano senza fare almeno una passeggiata al lago, dove in estate è possibile anche fare il bagno in dei tratti di spiaggia attrezzata.
È possibile anche trascorrere un pomeriggio tranquillo dando da mangiare alle papere e ai cigni, acquistando il granturco direttamente da uno dei chioschi sulla strada per poche monete.
Il LAGO DI BRACCIANO è di origine vulcanica e la massima profondità e di 160 mt. Ha un emissario, il fiume Arrone che sfocia nel mar Tirreno nei pressi di Fiumicino.
Il Lago di Bracciano, detto anche Lago Sabatino (latino:Lacus Sabatinus) è un lago di origine vulcanica situato nell'area nord della provincia di Roma.
Le acque del lago sono particolarmente ricche di pesci, grazie anche al fatto che una legge regionale impedisce la navigazione a motore, con esclusione del battello che effettua servizio stagionale fra i tre centri del bacino: Bracciano, Trevignano Romano ed Anguillara Sabazia.
Sul fondo del lago numerosi rinvenimenti attestano insediamenti protostorici. Nei pressi di Anguillara è stato rinvenuto un importante villaggio sommerso del neolitico, vissuto per circa 500 anni dal 5700 al 5200 a .C., con grandi case rettangolari (ne sono state scavate 7) disposte ordinatamente, presumibilmente su un'area di 25.000 mq e abbandonato improvvisamente forse per un'inondazione.

Cerveteri
In macchina: 35 minuti
In treno: 40 minuti
l Comune di Cerveteri, composto da 8 frazioni, è un bellissimo territorio a nord di Roma, ricco dal punto di vista naturalistico e storico. Famosa in tutto il mondo per il proprio illustre passato quale centro della Civiltà Etrusca, Cerveteri oggi è una realtà molto vivace e conserva la propria tradizione, con uno sguardo verso il futuro.
Il suo territorio è molto vasto e variegato, tanto da comprendere otto frazioni, che si estendono dai suggestivi Colli Ceriti fino alla costa. Le sue spiagge, caratterizzate dalla sabbia nera perché ricca di ferro, sono frequentate nel periodo estivo da tanti villeggianti e turisti che possono godere anche del bellissimo entroterra.

Le necropoli Ceretane
Con una continuità d’uso che va dal IX sec. a.C. fino alla dominazione romana, le necropoli ceretane hanno interamente circondato il pianoro sul quale sorgeva la città. L’enorme estensione di 450 ettari, le annovera a livello mondiale, seconde solo alle necropoli egiziane.
Simbolo delle necropoli ceretane è il tumulo, una struttura circolare ricavata dal tufo con un accumulo di terra sovrastante, che racchiude una o più tombe della stessa famiglia.
Nell’età del ferro (IX – VIII sec. a.C.) è diffusa la cremazione dei defunti: le ceneri venivano disposte in urne e seppellite in buche cilindriche ricavate nel tufo. Nel rituale funebre ben presto si sostituisce all’incinerazione l’inumazione, e già dall’inizio del VII sec. a.C., dopo una prima fase caratterizzata da sepolture singole a fossa, compaiono le prime tombe a tumulo, con basamento circolare sagomato e camere ipogeiche.

Il cratere di Eufronio: un simbolo della lotta contro i “Predatori dell’Arte”
Eufronio, uno dei più importanti pittori del mondo antico, realizza questo grande cratere per accompagnare nell’ultima dimora un importante esponente dell’élite ceretana sepolto agli inizi del V secolo a.C.
Scoperto, dopo oltre duemila anni, durante scavi di frodo condotti nel 1971 e uscito illegalmente dall’Italia, il vaso ha rischiato di ritornare ancora una volta nell’oblio, nascosto in qualche collezione privata sparsa per il mondo.
Ma il caso ha voluto che il trafficante d’arte lo vendesse al Metropolitan Museum di New York e che venisse esposto in una delle sale dell’importante museo americano.
Una complessa attività di indagine, alla quale ha partecipato attivamente la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale a fianco della Procura della Repubblica di Roma e del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, una serie di trattative con il Metropolitan Museum e accordi diplomatici con gli Stati Uniti hanno consentito il rientro in Italia del cratere nel 2008.
Il famoso cratere di Euphronios, è oggi esposto al Museo di Cerveteri e rappresenta il simbolo della lotta contro il traffico illecito di reperti archeologici e contro i “Predatori dell’Arte”

Cerveteri e il mare
Gli Etruschi furono in principio sicuramente un popolo di marinai, il famoso storico romano Tito Livio, scrisse in proposito: “La potenza degli Etruschi era così grande, che la fama del nome loro empiva non solo la terra, ma anche il mare in tutta l’estensione dell’Italia, dalle Alpi allo stretto di Messina”......
Le spiagge di Cerveteri sono famose non solo per la sabbia nera, per l'ospitalità fornita dagli stabilimenti balneari
ma anche per l’area protetta dedicata alla riproduzione delle tartarughe marine e del Fratino, piccolo trampoliere in pericolo di estinzione, tipico delle spiagge italiane.
Non ci sono problemi di parcheggio e si scende in mare dopo 50 metri di spiaggia; inoltre, l'amministrazione comunale ha istituito un corridoio di lancio/atterraggio destinato all’attività di kitesurf, wind-surf e surf da onda, così come previsto dalla normativa, concernente la sicurezza della navigazione, dei bagnanti e gli aspetti connessi all’utilizzazione del demanio marittimo.
